Monitoring
Ovvero autonomic computing: utilizziamo la tecnologia per controllare la funzionalità del sistema
Il monitoring consente di controllare in maniera automatica livelli di servizio e tecnologiche
Lo scopo del monitoring è di controllare il corretto funzionamento degli apparati dell’infrastruttura informatica. Tali attività comprendono il monitoraggio dei sistemi, sia inteso come gestione degli alert (eventi) ma anche come controllo del funzionamento ottimale dei sistemi e quindi tuning e gestione delle performances.
Oggetto di tale servizio è il monitoraggio dei componenti attraverso la rilevazione delle seguenti grandezze:
- Allocazioni di spazio su disco
- Operatività delle unità disco
- Utilizzo della memoria
- Utilizzo di CPU
- Parametri critici sia per la funzionalità dei sottosistemi (middleware) che dello stesso sistema operativo
- Disponibilità dei servizi critici
Quali operazioni automatiche?
In particolare verranno applicate le basi per il monitoraggio più opportuno delle risorse critiche informatiche basandosi sul concetto di “resource model” e su script che implementano le best practiceS per l’analisi e la prevenzione dei problemi.
Quando un resource model è eseguito su un dispositivo monitorato, raccoglie i dati di performance ad intervalli regolari di tempo (cicli). Ciascun resource model utilizza una o più soglie e genera un’indicazione al superamento di una o più soglie all’interno di un ciclo.
La gestione deve infatti permettere il controllo costante dei sistemi e l’immediata segnalazione ai responsabili della infrastruttura di anomalie o del raggiungimento di condizioni “critiche” con finalità informatico in modo proattivo.